Il cuore spegne il cervello e il tempo divora
01.02.2013 18:01
Immagino che quando si sceglie di aprire un blog a carattere strettamente personale sia doveroso presentarsi, prometto che farò del mio meglio in tal senso, nonostante di indole preferisca far parlare di me, anche se in modo negativo, piuttosto che farlo da me.
Sono un ragazzo di quasi 22 anni che nasce a Napoli, adesso vive a Roma, e che in mezzo sogna da sempre una seconda chance a New York, La Mecca per me, più che la grande mela. Scrivere è sempre stato il mio sogno, ma non l'ho mai coltivato, non ho mai letto quanto avrei dovuto, non ho mai studiato quanto avrei dovuto, e piùttosto che l'immagine del romanziere di successo o del giornalista elegante e sferzante,mi ha sempre attratto maggiormente quella del genio incompreso, dello scrittore da strapazzo, che apre gli occhi e scopre di essersi addormentato sul divano tra un mare di vestiti maltrattati mentre sulla scrivania il pc perennemente acceso illumina una serie di scartoffie appallottolate con accanto un termos sporco di caffè, un posacicche pieno, ed un pacchetto di marlboro light morbide stropicciato. Ho sempre sognato di essere un vincente, ma non mi ci sono mai visto troppo in questo ruolo, e non ho mai capito se il fatto che questo non accadesse fosse la causa oppure la conseguenza dell'immagine di me che vedevo riflessa nello specchio. Ho iniziato mille progetti nella mia vita, mai nessuno è stato portato a termine, ho amato donne immeritevoli fino a corrodermi il fegato, e lasciato per strada senza alcuna pietà e con rivoltante menefreghismo chi avesse invece qualcosa di buono da darmi. Ho spesso mollato al primo ostacolo, e quando il gioco si faceva duro ho sempre sistematicamente smesso di giocare. La paura mi ha fatto sempre mancare la forza, e la mancanza di forza mi ha sempre fatto aumentare la paura, paura che alla fine ho riscontrato più nel timore di essere qualcosa di troppo che del non essere abbastanza all'altezza. Gente parla di me come di un inguaribile e insopportabile presuntuoso, altra gente parla di me come di un pazzo complessato troppo sfiduciato in se stesso, e questa opposizione di giudizio fa sorgere una spontanea riflessione, raramente si sente dire che la stessa bistecca sia cruda e cotta allo stesso tempo. Da piccolo sognavo di salvare il mondo, ma poi ero sempre troppo impegnato a distruggere la mia vita; il tempo vola senza che tu possa accorgertene, la vita mette faccia al muro ed un cervello di dimensioni accettabili rischia di essere irrimediabilmente spento dal cuore, se molto più grande. Negli ultimi mesi mi sto illudendo di aver raggiunto una nuova maturità: ho smesso di credere negli ormai impossibili sogni infantili, ma ho smesso anche di odiarli con quell'acceso rancore adolescenziale; ho cominciato a dedicarmi ad alcune nozioni per passione, senza dover subire la pressione di esserne costretto per la carriera. Ho smesso di farmi del male incondizionatamente, ed anche se non ho ancora cominciato a farmi del bene, ho aumentato di parecchio la mia capacità di sofferarmi con lucidità sulle situazioni, mettendo da parte quel fuoco suicida che mi anima sin dalla culla.
L'idea di questo Blog parte da lì, per anni ho espresso la mia inguaribile vena critica e la mia straripante esigenza comunicativa attraverso social network come Facebook, suscitando l'interesse e l'apprezzamento di qualcuno, la noia mortale di qualcun altro. Ho raggiunto un equilibrio tra il sognare la vita perfetta, e l'imprecare contro il mondo per la sua vana riuscita. Amo lo sport,e non dovrò più odiarlo per non esserne mai diventato un campione, amo scrivere, e potrò farlo semplicemente per me stesso, liberandomi dall'ambizione prima, e dalla relativa frustrazione figlia del suo insuccesso poi. Questo spazio è mio, non ci sono regole, non ci sono argomenti, non ci sono limiti o giudizi, troverete commenti politici di un ignorante in materia, commenti di sport, i racconti più stupidi, le conclusioni filosofiche più azzardate, idolatrazioni di cantanti molto poco famosi. Potrà interessarvi, o più probabilmente no, ma ciò che per me adesso conta è poter avere la consapevolezza che qualsiasi idea voi vi facciate, voi non siete il fine, voi non siete il motivo, siete in casa mia e se lo vorrete sarete i ben accetti, altrimenti, altrimenti un cazzo.
A.F.
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